Francesco Di Bartolomei, Enea Franza, Fabio Di Maggio, Michele de Gasperis, Pier Paolo Puggioni, Paolo Patrizio, Domenico Gramazio, Pietro Giubilo, George Lombardi, Tiziana Ciavardini
venerdì 17 gennaio, Università della Pace, via Nomentana 56, ROMA
Un giallo dove le donne hanno un ruolo marginale, ma sono presenti come colonna portante di tutta la storia. L’autore, Bruno J. Poggi, non tanto tra le righe, oltre ad interagire con uno dei casi non risolti che è il rapimento e l’assassini di Aldo Moro, sembra capire bene il mondo femminile, e offre una lettura appagante anche per una lettrice che, non si sente emarginata dal fatto che i protagonisti sono due uomini, ma, in qualche modo si sente rispettata e partecipe. Non si rivela la trama di un libro giallo, mai, ma, tanto per incuriosire, altre due donne, nel romanzo, offrono al lettore nella scrittura del romanziere, una immagine contrastante: la bellissima donna che, sa come far girare la testa ad un uomo, e, anche il commissario Franco Tarascio, se non fosse per il suo ruolo istituzionale, sarebbe pronto a caderci, vediamo descritta molto bene un’altra donna seria e complicata che nasconde tanti segreti che sono il filo conduttore del giallo. Un libro dove le parole scorrono velocemente una dietro l’altra senza volersi fermare che trascina il lettore in giro per Roma si ferma negli uffici dove con altre parole si cerca di risolvere il caso. L’amico di Tarascio, Raffaele Luzzatto, studioso del Talmud che fa parte della comunità ebraica di Roma, ci introduce con brevi sipari nelle tradizioni ebraiche. Un pranzo o cena kasher servita a casa sua o una cerimonia ebraica, Purim, dove è invitato a partecipare anche il commissario. Sembrerebbe, un romanzo dove a fare la storia sono uomini. Oltre al commissario e il suo amico Luzzatto, i personaggi sono maschili, ma, ecco altre due donne, oltre alle loro compagne, entrano nel romanzo le due moglie del protagonista della storia, anche loro due, come le due precedenti, sono diverse tra loro, una, della Roma ‘bene’ ed aristocratica, l’altra, donna semplice ma piena di sentimenti della periferia ‘Quarticciolo’. Nel romanzo si corre continuamente da un’intuizione, ad un interrogatorio, da una frase detta per caso che apre spiragli verso la soluzione del delitto. Ma non è per niente semplice. Anche in questo romanzo, come in quello precedente, di Bruno J. Poggi, (Il mistero delle lettere nascoste, ed. Efesto, 2024) c’è un enigma da risolvere. Attraverso la lettura di un documento sarà rivelata la trama che porterà alla risoluzione del caso.
“Grideranno le pietre” in scena a Roma dal 13 al 15 dicembre 2024, al TEATRO IVELIS, via Capo D’Africa 8/12 Roma
Un debutto che vede l’attore Ilias Christoforidis arrivare direttamente dal Libano, pronto a regalare un personaggio difficile, pieno di sfumature e di svolte inattese, in un lavoro firmato da Antonio Mocciola e diretto da Giorgio Gori. Con lui in scena, Noemi Gherrero e Giuliano Del Gaudio. L’ambiente è quello, agitatissimo, del post 11 settembre 2001, e si svolge in due segmenti, entrambi durissimi. Il primo è a New York, durante i serrati interrogatori, il secondo è nelle famigerate carceri di Guantanamo.
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Ilias Christoforidis “Sì, il mio personaggio è davvero denso e sono molto contento di poter mettere me stesso alla prova in questo modo, senz’altro le scene di nudo potrebbero creare un certo disagio dal punto di vista dello spettatore e forse anche dell’Ilias di tutti i giorni ma fa parte del mio lavoro e quando vado in scena ci sono solo io, il mio personaggio, e i miei colleghi e sono totalmente concentrato nell’immedesimarmi nella storia che vado a raccontare per viverla appieno.
Quindi si, vedrete l’imbarazzo, il dolore, la tristezza, la disperazione del personaggio attraverso le mie emozioni e il mio corpo”.
TEATRO IVELISE, VIA CAPO D’AFRICA 8-12 ROMA
venerdì 13 dicembre e sabato 14 dicembre ore 21
domenica 15 dicembre ore 17.30
GRIDERANNO LE PIETRE
Di Antonio Mocciola
Con Noemi Gherrero, Giuliano Del Gaudio e Ilias Christoforidis.
#franzkafka#ebraismo#giovannacanzano
INTERNO 4, Via della Lungara 44, ROMA LE RADICI EBRAICHE NEL PENSIERO DI FRANZ KAFKA di Giovanna Canzano
Sabato 30 novembre 2024 0re 19.00
INTERNO 4, Via della Lungara 44, ROMA
LE RADICI EBRAICHE NEL PENSIERO DI FRANZ KAFKA,
di Giovanna Canzano
introduce
CHIARA PAVONI, attrice
discuteranno con l’autrice
Bruno Poggi, scrittore
Mauro Cascio, filosofo
Dani Larsen, poeta
Alfredo Pezone, cuntastorie scalzo
Giovanna Canzano, autrice
modera
Roberto Giuliano, giornalista
Per contatti:
Giovanna Canzano 3383275925
Chiara Pavoni 3476781074
CHIARA PAVONI di origini marchigiane, ma ormai romana di adozione, si definisce una donna innamorata dell’arte, in particolar modo del teatro, del cinema e della fotografia, oltre che della letteratura. Donna dal carattere forte e determinato e dalla bellezza elegante e raffinata, deve molto per il suo portamento da vera signora alle numerose lezioni di danza che ha preso da ragazzina. Dopo essersi dedicata per anni alla danza classica, contemporanea e jazz decide di cimentarsi in altre forme espressive, in modo particolare nella recitazione. Si forma alla Scuola di Teatro di Bologna e completa i suoi studi d’attrice con Alessandro Fersen, Beatrice Bracco e Leonardo Bragaglia. Integra gli studi di recitazione con altri interessi: studia canto con Elizabeth Aubry e Timothy Martin, partecipando anche ai corsi della Scuola Popolare di Musica del Testaccio di Roma, e percussioni con Stefano Rossini. La sua esperienza professionale spazia in diversi campi: è attrice di teatro e cinema, ballerina, cantante, coreografa e regista. Ha collaborato, sia in teatro che al cinema, con numerosi registi: L. Ronconi, W. Manfrè, L. Archibugi, S. Di Mattia, A. Schnaas, G. Millocco, M. Martone, B. Santoprete, F. Dominerò, I. Zuccon, K. Atteya. In teatro ha preso parte a quasi un centinaio di produzioni; in ambito di cinema indipendente è particolarmente conosciuta grazie al suo coinvolgimento in oltre cento tra cortometraggi e videoclip.
BRUNO POGGI è nato a Bologna, è un esperto di comunicazione. Vanta un'esperienza pluridecennale nel campo dei sondaggi e della comunicazione politica. È autore di numerosi saggi tra i quali La Repubblica dei sondaggi (Franco Angeli) e Parole intonate (Efesto editore). Pubblica il suo primo romanzo, 2024, dal titolo: 'Il mistero delle lettere nascoste (Efesto editore).
MAURO CASCIO Filosofo e consulente filosofico (SUCF-Pragma), è noto per i suoi studi hegeliani (è il curatore dei saggi sulla Logica di McTaggart e Noël e si è occupato della ricezione della filosofia classica tedesca nella Napoli ottocentesca di Augusto Vera e Raffaele Mariano). Il suo ultimo libro, in uscita il 15 settembre, è «Nunc stans. Eternità della presenza e Riconciliazione».
DANI LARSEN Nome d’arte di Daniele Limongelli, poeta e scrittore di Monterosi, fondatore del circolo letterario I poeti del cosmo. Ideatore, organizzatore e conduttore di molti eventi culturali svolti nella Tuscia e fuori provincia.
ALFREDO PEZONE Napoletano, “il Cuntastorie scalzo”, ha all’attivo quattro pubblicazioni. Porta in giro i suoi fantaracconti attraverso le sue performance. Inventa racconti e giochi di parole con l’intento di divertire, far pensare, far riflettere. Il lavoro di ricerca, fra scrittura e pittura, mescola e intreccia fatti di Storia, Arte, Sapori, Uomini e tradizioni.
GIOVANNA CANZANO Originaria della provincia di Caserta, risiede da molti anni a Roma. Da anni studiosa di ebraismo, soprattutto della sua letteratura. Sociologa e blogger, ha realizzato e messo in rete una panoplia di saggi e servizi, privilegiando le tematiche politiche e culturali.
ROBERTO FRANCESCO GIULIANO, nato a Catania, laureato in Sociologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 1972 è iscritto al PSI, nel 1978 lavora nel Sindacato degli Edili della CGIL (Fillea) nel 1990 ne diviene segretario generale del Lazio. Nel 2003 collabora con il quotidiano “L’Avanti” ed è segretario del nuovo Psi di Roma. Nel 2005 lavora nella segreteria del gruppo del nuovo PSI in Cons. Regionale del Lazio. Dal 2020 è consigliere del Corecom Lazio. Ha pubblicato in questi anni i seguenti libri: “Così parlò la Sinistra”, “Passato e Futuro”, ed. il Ventaglio, una ricerca sulla disabilità a Tor Bella Monaca e sulla presenza di Garibaldi nel Lazio. Con edizioni Ponte Sisto “La Goccia Rossa sul Tappeto Nero” e “La via Allegra al Socialismo”. Nel luglio 2020 con edizioni Solfanelli “Le Fake News sul Governo Craxi” con Nicola Scalzini.
Intervento di Francesca Martella Intervento di Paolo Sabatino Daniela Antonucci recita Sibilla Aleramo Luigina D’Ascenzo recita Silvia Plath Intervento di Dino Villatico Intermezzo musicale Caterina Angeli Laura Pezzola recita René Vivien Alice Spina recita Marina Cvetaeva Stefania Brunetti recita Goliarda Sapienza Intermezzo musicale Caterina Angeli Stefania Cane recita Patrizia Vicinelli Miriana Raschillà recita Alejandra Pizarnick Daniela Magro recita Emily Dickinson Intermezzo musicale Caterina Nadia Fabbietti recita Anne Sexton Sonia Lippi recita Alda Merini Intervento di Bruno Fabbri Parole State attenti alle parole, anche a quelle miracolose. Daniela Antonucci Per le miracolose diamo il meglio, brulicano alle volte come insetti lasciando non un pizzico ma un bacio. Miriana Raschillà Possono essere buone come le dita. Possono essere affidabili come le rocce su cui mettiamo il sedere. Sonia Lippi Ma possono essere sia margherite che ferite. Eppure, io le amo Laura Pezzola Sono colombe cadute dal soffitto. Sono sei arance sacre appoggiate in grembo. Luigina D’ Ascenzo Sono gli alberi, le gambe dell’estate, e il sole, con il suo volto appassionato. Daniela Magro Eppure, spesso mi deludono. Ho così tanto da dire, così tante storie, immagini, proverbi, ecc. Alice Spina Ma le parole non ce la fanno, mi baciano quelle sbagliate. Stefania Brunetti A volte volo come un’aquila ma con le ali dello scricciolo. Stefania Cane Provo comunque a prendermene cura e ad essere gentile. Caterina Angeli Uova e parole vanno maneggiate con cura. Una volta rotte non si possono riparare Nadia Fabbietti