Alfredo Stirati
BREVE TRATTATO DEI SETTE RAGGI
L'evento e' promosso ed organizzato da
Maria Gabriella Lavorgna
Pres. della Fondazione Mandir della Pace
in collaborazione con
Giovanna Canzano
per la presentazione del libri di
Maria Gabriella Lavorgna
Pres. della Fondazione Mandir della Pace
in collaborazione con
Giovanna Canzano
per la presentazione del libri di
ALFREDO STIRATI
(VIATOR)
Membro della
S.T.I.(Società Teosofica Italiana) e della L.U.T. (Loggia Unita dei Teosofi)
con interviste e registrazione degli atti in web.
RISTORANTE JAYA SAI
MA
Via Angelo Bargoni,
54
(Viale Trastevere di fronte Ministero P.I.)
Lunedi’ 17 marzo 2014
0re 17,30
“ONIRICON – Il
laboratorio dell’alchimista” *Novelle
esoteriche.
“VIATOR – Il giardino
dell’anima” *Poesie e pensieri
spirituali.
“BREVE TRATTATO DEI
SETTE RAGGI” ed. Crisalide 2013 *Sintesi
di dottrine tibetane.
L’Autore leggerà
alcuni testi ed intratterrà un dialogo col pubblico presente in sala.
PRESENTAZIONE “BREVE TRATTATO DEI SETTE RAGGI”
Si tratta della sintesi del ben più
voluminoso “Trattato dei sette Raggi”, esposizione ampia e dettagliata di
antiche dottrine tibetane trasmessa per via telepatica dal Maestro D.K. alla
sensitiva Alice Bailey nella prima metà del Novecento.
Il testo
originale comprende ben cinque volumi che complessivamente occupano migliaia di
pagine, il cui contenuto può risultare ostico ai lettori che non hanno
dimestichezza con le filosofie trashimalayane.
Si è ritenuto opportuno,
quindi, fornire una versione ridotta dell’opera originale, capace però di
conservarne l’essenza, semplificandone nel contempo il linguaggio ed eliminando
le frequenti ripetizioni abitualmente presenti negli insegnamenti estremorientali.
Da questo lavoro è emerso un agile
volumetto che illustra i contenuti della psicologia e dell’astrologia tibetana,
nonché la tecnica della guarigione esoterica
e la pratica dell’iniziazione impartita a coloro che intendono divenire
partecipi di una Sapienza millenaria che per molti aspetti anticipa e supera le
scoperte effettuate dalla scienza occidentale.
BIOGRAFIA
L’Autore è
nato a Roma il 18 giugno del 1947 a ridosso del Solstizio d’Estate, della festa
di S. Giovanni e sotto il segno dei Gemelli, momento magico dell’anno, quando
il sole raggiunge la sua massima ascensione nel cielo dell’emisfero boreale.
A dar retta
all’Astrologia esoterica, coloro che vedono la luce in queste condizioni sono
particolarmente creativi, soprattutto versati nelle discipline umanistiche,
curiosi d’esplorare il mondo e predisposti a stabilire feconde relazioni umane.
Caratteristiche
tutte queste presenti ed esaltate al massimo grado nella persona di Alfredo
Stirati.
Il Relatore
nostro ospite questa sera più umilmente ama ripetere di appartenere al secolo
passato ed al millennio trascorso e di poter, quindi, essere considerato un
uomo d’altri tempi; tuttavia, con un’impennata d’orgoglio, subito dopo aggiunge
che questi tempi sono futuri, alludendo alla presente stagnazione degli ideali
che dovrebbero invece animare soprattutto le nuove generazioni.
Fin dalla più
tenera età, ha rivelato un carattere che lo portava singolarmente a
distinguersi dai suoi coetanei che molto spesso non ne comprendevano l’indole,
alieno com’era da giochi chiassosi e violenti, prediligendo le letture ed il
contatto con la Natura, di cui avvertiva il potente richiamo.
Iscritto alle
scuole elementari a soli cinque anni per motivi anagrafici, si è subito
distinto nell’arte del comporre, ricevendo meritati riconoscimenti da parte
degli insegnanti.
Quando poi,
in età ancora adolescenziale, ricevette dalla nonna materna (che forse più di
ogni altro familiare ne aveva intuito il carattere e le potenzialità ancora
latenti) una macchina da scrivere Olivetta 22, si diede all’arte della
scrittura creativa, intercalandola con gli studi curricolari, ma attirandosi anche
i rimproveri del severo genitore che non ne capiva appieno le esigenze
interiori.
Dopo aver
conseguito il diploma di Liceo classico presso l’allora austero Liceo romano
“Pilo Albertelli”, iscrittosi all’Università de “La Sapienza”, ha ottenuto la
Laurea in Lettere antiche e moderne a 22 anni.
Vincitore di
abilitazioni e concorsi di varia tipologia, optò per la cattedra di
Materie letterarie nei Licei di Stato,
dove si trovò ad insegnare a suoi quasi coetanei o anche a ragazzi più grandi,
se ripetenti.
Rimase poi
per trentasei anni a svolgere la sua professione con zelo e dedizione estrema,
disponendosi anche a curare le Biblioteche degli Istituti dove prestò servizio
o dedicandosi all’organizzazione di molteplici attività culturali, che
spaziavano dal teatro ai cineforum, dai sopraluoghi ad aree archeologiche ai
viaggi all’estero, dai corsi di formazione per Docenti all’autoaggiornamento
mai trascurato e per questo è stato sempre stimato da Presidi, colleghi ed
alunni, almeno da quelli che ne comprendevano l’impegno instancabile volto ad
instillare l’amore per cultura nelle giovani generazioni.
Anche durante
la sua docenza ha continuato a coltivare la passione per la creatività,
scrivendo libri, collaborando a Riviste e partecipando a trasmissioni radiofoniche
o televisive presso Reti private
Dopo un
periodo di praticantato, viene iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti in
qualità di pubblicista nel 1991, arrivando a dirigere per quattro anni,
coadiuvato da collaboratori personalmente scelti, il periodico “Il Cittadino”, edito e stampato
in Provincia di Roma.
Oltre agli studi prevalentemente
storico-letterari, la sua natura riflessiva lo ha portato ben presto ad indagare il mistero della vita
nei suoi più complessi risvolti.
Pertanto,
dopo essere stato affascinato fin dagli anni del Liceo dalla filosofia, ha
iniziato a condurre un’indagine personale nel campo dell’esoterismo, in cui
trovava risposte ai numerosi interrogativi che non venivano affrontati e
risolti dalle religioni positive o dalla scienza ufficiale.
Negli anni,
la sua biblioteca si è arricchita di testi antichi e moderni, selezionati con
cura tra quelli capaci di soddisfare la sua ansia di sapere .
Non pago di
una formazione culturale puramente teorica, ha compiuto vari viaggi in quelle
terre che esercitavano su di lui un fascino particolare, forse perché -come ama
ripetere spesso- furono la sua patria nel corso di precedenti incarnazioni.
Fu così che
ha visitato l’Egitto, la Grecia e più di una volta l’India; soprattutto questa
terra antica e sacra ha suscitato in lui ricordi e sensazioni profonde; si è
creata così una sorta di legame psichico con quel continente misterioso in cui
la Tradizione non è un ricordo, ma appare ancora viva e pulsante.
Va
sottolineata la sua predilezione per Dante Alighieri, un Autore da lui amato
fin da bambino, quando, non ancora in grado di leggere e scrivere, sfogliava
con inesausta meraviglia le illustrazioni che Gustavo Dorè appose alla Divina
Commedia.
Questo amore
per un Poeta a cui si sentiva accomunato per indole trovò poi modo di
svilupparsi in una lettura attenta ed approfondita del Poema.
Il Nostro,
non soddisfatto dalle interpretazioni accademiche, ne indaga gli studi compiuti
da illustri esoteristi: da Dante Gabriele Rossetti al Guénon, da Eliphas Levi
al Reghini, dal Valli ad Emma Cusani, Autrice quest’ultima che divenne sua
Maestra e che l’avviò allo studio della Teosofia.
Alfredo
Stirati è infatti attualmente iscritto alla Società Teosofica Italiana nonché
alla Loggia Unita dei Teosofi fondata Oltreoceano ed all’interno di queste
Associazioni svolge un’intensa attività di relatore e scrittore, partecipando a
Convegni, tavole rotonde e seminari.
Gli studi
condotti nel campo dell’occultismo lo hanno portato a scrivere un soggetto
originale per il cinema o la televisione su Dante Alighieri, la cui vita ed
opera è rivisitata in chiave esoterica.
La tesi di
fondo dell’Autore (che eventualmente lui stesso ci illustrerà più ampiamente di
persona) consiste nella ferma convinzione che la Divina Commedia non sia frutto
di una fantasia letteraria, ma la puntuale descrizione di un’esperienza
interiore vissuta dal sommo Poeta nel corso di un’iniziazione ai Misteri
Maggiori impartitagli in ambiente templare.
Infatti, i
Fedeli d’Amore erano un’Associazione di filiazione templare e Dante ne fece
parte, rivestendo al suo interno ruoli di grande prestigio e responsabilità.
I libri che
presentiamo stasera sono frutto di queste molteplici esperienze che qui per
necessità sono state riassunte.
Lasciamo ora
all’Autore stesso il compito di illustrarcene in modo più approfondito la
genesi ed il contenuto.
Si tratta della raccolta di
trenta novelle di carattere esoterico che attingono sia a diverse tradizioni
che ad esperienze di vita vissuta.
A coloro che non possiedono una
cultura specifica in merito può apparire come un libro di “fantasy”, genere che
oggi, più che mai, vive la sua stagione fortunata (v. “Il signore degli anelli”, “Harry
Potter” ecc.).
In realtà, esso contiene
l’essenza di una sapienza millenaria che affonda le sue radici nelle civiltà e
nelle religioni orientali, ramificatesi poi nella cultura occidentale, prima
egizia, poi greco-romana ed infine medievale europea, giungendo, attraverso
vene sotterranee, fino ai nostri giorni.
I giovani non ancora acculturati,
quindi, possono coglierne anche solo l’aspetto puramente esteriore, gustandone
però il tono fiabesco o di leggenda popolare, in linea con tanti racconti
affini, trasmessi per millenni attraverso una tradizione orale e solo da
qualche secolo fissati per iscritto, mentre lo studioso riconoscerà in
quest’opera l’eco delle scritture che hanno contribuito a formare la sua
visione delle cose.
E’ un lavoro, dunque, adatto ad
ogni età, espresso in una forma semplice e piana, accessibile a tutti, che non
richiede una cultura superiore e raffinata, capace tuttavia d’affascinare per
lo stile affabulatorio e la novità delle situazioni o delle immagini.
Si aggiunge, per inciso, che da
“ONIRICON”, con un lavoro di trasposizione e adattamento, è stato tratto un
soggetto per il cinema o la televisione.
Si tratta di un testo che
contiene trentadue prose e sessantadue poesie, distinte in due sezioni.
Le liriche, composte in un lungo
arco di tempo (dalla giovinezza alla piena maturità) riflettono le varie
stagioni di cui è composta un’esistenza: la giovinezza più appassionata e
sensibile, la maturità più riflessiva e dolente.
Eppure, a guardare le date che
scandiscono i tempi della composizione, si nota uno stesso carattere meditativo
e profondo che si dimostra naturalmente portato a considerare la condizione
esistenziale di ognuno di noi.
Le prose constano invece di una
serie di pensieri che illustrano stati d’animo, riflessioni e domande che
s’affacciano alla mente nei periodi più intensi e sofferti della vita.
Opera autobiografica, quindi, ma
anche autenticamente universale, in cui i lettori più maturi e sensibili non
mancheranno di riconoscersi, mentre gli altri vi troveranno utili spunti di
riflessione.
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